presso la Biblioteca delle Oblate, sala Dino Campana
Approfondimento sull’economista fondatore di Monthly Review, che con i suoi testi è stato un punto di riferimento a livello globale per quanto riguarda l’analisi dei processi economici.
Paul M. Sweezy (New York, 1910-2004) è stato co-fondatore e, per oltre mezzo secolo, condirettore di Monthly Review. La sua riflessione teorica muove da un’impostazione marxiana, aperta e creativa, e dal confronto con l’alta elaborazione del XX secolo – Hilferding e Veblen, Schumpeter e Keynes, Kalecki e Steindl. Con La teoria dello sviluppo capitalistico (1942) e Il capitale monopolistico (1966, scritto insieme a Baran), è stato un punto di riferimento, a livello globale. Il capitalismo monopolistico è segnato da una tendenza organica alla stagnazione. Fattori antagonistici possono, in qualche modo, contrastarla: lo spreco, con il consumo indotto e gli armamenti, le innovazioni epocali e le guerre. Nella riflessione sweeziana dell’ultimo quarto del XX secolo – anche in dialogo con Minsky – la tendenza sistemica è particolarmente contrastata dal grande indebitamento e dall’esplosione della finanza. Essa, tuttavia, resasi autonoma e collocatasi al centro del sistema, ne accresce l’instabilità e l’insostenibilità e l’esposizione alla crisi. Insieme all’autore saranno presenti i professori Ernesto Screpanti e Marco Dardi.